Se state programmando un viaggio a Tokyo vi suggeriamo di includere un’escursione a Nikko, nella prefettura di Tochigi. A sole due ore di treno dalla capitale giapponese potrete andarci in giornata oppure scegliere di pernottare una o più notti.
Indice
Guida a Nikko
Questa guida raccoglie i principali spunti che vi aiuteranno a organizzare il vostro viaggio a Nikko. La destinazione è molto bella si può certamente consigliare a chiunque stia visitando il Giappone. Se vi trovaste a scegliere tra Nikko o Kamakura, una delle domande più classiche non direi che si possa delineare un vincitore con certezza. Suggerirei però che i contro di Nikko sono il tempo di viaggio maggiore (2h da Tokyo) mentre i vantaggi sono la maggiore frescura nei mesi estivi e la bellezza del foliage nei mesi autunnali (Ottobre/Novembre).
A Nikko si può decisamente decidere di sostare una notte (per chi vuole visitare i laghi) o più notti per godere anche della rigogliosa natura del parco nazionale.
La gran parte dei visitatori decide però di visitare Nikko in giornata e vedere solo le principali attrazioni storiche.
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Cosa vedere a Nikko
Questa piccola città, posta ai confini di un rigoglioso parco nazionale, ospita i santuari e i mausolei dei principali protagonisti dello shogunato medioevale giapponese. Gli shogun, per mantenere e dimostrare il loro potere, investivano molte risorse nelle arti. Le opere da loro finanziate sono giunte fino a noi ed è possibile ammirarle ancora nella loro cornice originale. Se al vostro arrivo a Nikko passerete dal centro informazioni turistiche potrete recuperare una mappa che vi aiuterà a muovervi agilmente nel piccolo paese.
Il ponte sacro Shinkyo ed il santuario Futarasan
L’ingresso alla cosiddetta “area sacra” è caratterizzato dall’attraversamento del Ponte Shinkyo, il ponte sacro dal colore rosso acceso che appare su molte copertine delle guide turistiche di Nikko. Questo famoso ponte permette di attraversare il fiume Daiya godendo anche della rilassante atmosfera creata dalla vegetazione montana circostante. La sensazione è proprio quella di star attraversando un passaggio fra il mondo ordinario ed un mondo antico ed incontaminato.
Cenni Storici sul ponte
Il Ponte Shinkyo, noto anche come “Sacred Bridge” (Ponte Sacro), è un’iconica struttura situata a Nikko, Giappone. La sua storia è legata al Santuario Toshogu, uno dei siti più importanti della regione.
La leggenda narra che il monaco Shodo Shonin, nel 766, giunse a Nikko e si trovò di fronte a un fiume impetuoso. Senza alcun mezzo per attraversare, Shodo Shonin pregò e, miracolosamente, due serpenti apparvero e si intrecciarono formando un ponte. Il monaco attraversò il ponte e riuscì a portare il buddhismo a Nikko.
Il primo ponte fu costruito nel 1636 durante il periodo Edo, ma venne successivamente ricostruito dopo essere stato danneggiato da alluvioni. La versione attuale del Ponte Shinkyo è risalente al 1904. Il ponte è famoso per la sua elegante architettura vermiglia, con pali verticali e orizzontali decorati in modo elaborato.
Il Ponte Shinkyo è considerato un importante simbolo di Nikko e ha una connessione spirituale con il vicino Santuario Toshogu. La sua storia e il suo design unico attirano visitatori da tutto il mondo.
Il santuario Toshogu
Il santuario di Nikko è senza dubbio la struttura più importante e sfarzosa dell’intera area sacra, nonchè una delle attrazioni che maggiormente richiama le masse di viaggiatori a Nikko. Non consta di un singolo edificio, bensì di un complesso (naturalmente immerso nella foresta) formato da più di una dozzina di strutture sia shintoiste che buddiste. Queste sono delle più svariate tipologie: vi sono santuari, tempietti, portali ed anche un’antica “scuderia di cavalli sacri”. Una particolarità del complesso Toshogu che lo differenzia da buona parte degli edifici storici giapponesi è la sfarzosità. Gli edifici sono infatti sia internamente che esternamente decoratissimi, spesso con raffinati intarsi lignei e con foglie dorate. Durante l’esplorazione degli interni si possono inoltre notare numerose sculture raffiguranti i tipici animali della mitologia giapponese, fra cui draghi, leoni e gatti.
Il santuario Toshogu ha inoltre l’importantissima funzione di mausoleo. La struttura è infatti interamente dedicata al nobile condottiero e fondatore dell’ultimo shogunato del Giappone, nonchè uno dei più importanti della storia del paese: Tokugawa Ieyasu. Lo shogunato Tokugawa governò infatti il paese per più di 250 anni, fino alla seconda metà del 1800.
Percorrendo uno stretto sentiero in pietra all’interno di un fitto bosco si può così raggiungere il santuario dove sono custoditi i resti di questo grandioso personaggio della storia giapponese.
Futarasan
Il Tempio Futarasan è uno dei principali santuari di Nikko, Giappone, ed è parte del complesso di templi e santuari di Nikko, un sito del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Fondato nel 782 da Shodo Shonin, il monaco che portò il buddhismo a Nikko, il Tempio Futarasan è dedicato alle divinità della montagna e sorge ai piedi del Monte Nantai. L’appeal del Tempio Futarasan risiede nella sua connessione spirituale con la natura circostante, con una posizione scenografica immersa nella foresta. Il santuario è noto per il suo ponte, il “Shinkyo” o “Ponte Sacro”, che simboleggia il passaggio verso il sacro Monte Nantai. Gli edifici del Tempio Futarasan, con le loro architetture eleganti e i dettagli artistici, contribuiscono a creare un’atmosfera sacra e contemplativa.
Il Futarasan si trova già oltre al mausoleo Toshogu ed è molto spesso meno affollato di turisti: il nostro consiglio, se avete poco tempo, è di soffermarvi brevemente presso questo tempio e proseguire verso il vicino Taiyu-in.
Tempio Rinno-ji
Il terzo ed ultimo tempio fra quelli considerati principali dell’area sacra di Nikko è il tempio Rinno-ji, fondato dal monaco Shodo Shonin che in antichità introdusse il buddismo nella città di Nikko. L’importanza di questo personaggio fu tale che all’interno del Rinno-ji fu posta una statua in suo onore e tutt’oggi è possibile ammirarla. La struttura principale di questo tempio è invece un salone chiamato “Sanbutsudou” all’interno del quale possiamo ammirare tre grandi statue lignee dedicate alle tre divinità protettrici della montagna. L’ingresso è consigliato e il tempio stesso ha subito lunghi lavori di restauro che solo recentemente lo hanno riconsegnato ai visitatori in tutto il suo splendore.
Appartenente a questo tempio è anche un bellissimo giardino in stile giapponese che risale al periodo Edo: il giardino Shoyouen. Potete saltarlo se avete poco tempo, avrete altre occasioni per vedere dei bei giardini nel vostro tour del Giappone.
Taiyu-in
Inoltre, il tempio Rinno-ji amministra anche il mausoleo Taiyu-in, decoratissimo e maestoso luogo di sepoltura di Tokugawa Iemitsu, nipote del grande shogun prima citato. A condurci al mausoleo è un viale ombreggiato e ricco di sculture che successivamente lascia spazio all’ingresso protetto da numerosissime statue di dragoni nei pressi del Futarasan.
il Taiyuin è noto per la sua architettura affascinante e la sua atmosfera più tranquilla. L’area è riccamente decorata con sculture in legno intricato e offre un’esperienza di profonda spiritualità. I visitatori possono ammirare la bellezza dei giardini circostanti e osservare i dettagli artistici che rendono il Taiyuin un luogo di notevole importanza storica e culturale nella regione di Nikko.
Consigliato? Assolutamente si soprattutto per la tranquillità. Viene infatti ignorato dall’80% dei turisti che incontrerete al Toshogu.
Kanmangafuchi Abyss
Questa breve diversione vi porterà a fare una passeggiata di circa mezz’ora lontano dalla zona turistica. Nel caso sia una giornata particolarmente affollata ve la consigliamo per staccarvi, almeno temporaneamente, dalle comitive di turisti con guida e megafono. Questa passeggiata lungo il fiume Daiya vi porterà ad una gola formatasi durante un’eruzione del monte Nantai oltre settemila anni fa.
Il percorso è molto piacevole ed allietato dai suoni dell’acqua corrente e del rigoglioso bosco di cedri. A volte le scimmie si spingono fin sulla strada ed è possibile vederle da vicino. Ad un certo punto incontrerete le famose statue dei bake-jizo, Si tratta di un centinaio di statue di piccoli Buddha con un bavaglio e cappellino rossi protettori dei bambini, defunti e viaggiatori. Si dice che se provate a contarli in andata il numero non sarà mai uguale a quello che conterete sulla via del ritorno.
In definitiva questo piccolo detour è piacevole in una giornata di sole e per uscire dalla calca per un’ora (soprattutto se viaggiate nel weekend o golden week) ma non lo consiglierei tra le cose da vedere assolutamente di Nikko.
Eventi e Festival a Nikko
Nikko ospita diversi festival annuali che celebrano la sua ricca tradizione culturale e storica. Tra i festival più importanti a Nikko ci sono:
- Festival di Yayoi Odori (Festival della danza di marzo):
Questo festival si tiene a marzo e coinvolge danze tradizionali giapponesi eseguite in abiti tradizionali. - Festival di Shunki Reitaisai (Festival di primavera):
Si svolge ad aprile ed è dedicato al fondatore del Santuario Toshogu, Tokugawa Ieyasu. Le celebrazioni includono parate, cerimonie e spettacoli. - Festival di Aioi Matsuri (Festival dell’unità):
Si tiene a maggio e coinvolge le comunità locali nel trasporto di enormi palanchini attraverso la città. Questo festival simboleggia l’unità tra le diverse aree di Nikko. - Festival del fuoco di Yumoto Onsen (Yumoto Onsen no Hi Matsuri):
Si tiene in agosto e coinvolge processioni notturne di lanterne e un suggestivo spettacolo di fuochi d’artificio. - Festival di Oku-Nikko Yayoi Matsuri (Festival di maggio di Oku-Nikko):
Si svolge in maggio e include danze e sfilate per celebrare la primavera. - Festival di Iroha-zaka Waseda (Festival di Iroha-zaka):
Questo festival estivo a settembre include eventi culturali, spettacoli e danze tradizionali giapponesi. - Nikko Toshogu Grand Autumn Festival (Gran Festival Autunnale di Nikko Toshogu):
Questo è l’evento più importante a Nikko. Si tiene a ottobre e comprende parate di samurai, cerimonie e spettacoli culturali.
È importante verificare le date specifiche di questi festival in quanto possono variare ogni anno. Partecipare a uno di questi eventi offre l’opportunità di sperimentare la cultura locale e l’atmosfera festosa di Nikko.
Dintorni di Nikko
Nonostante il mausoleo sia l’attrazione principale di Nikko questa magnifica destinazione ha ancora molto da offrire. I dintorni della città possono infatti diventare meta per bellissime escursioni.
Fra queste destinazioni secondarie meritano senza dubbio una menzione le cascate Kegon. Fragorose e coloratissime, queste cascate sono alte quasi 100 metri e si dice che anche esse siano state scoperte dal monaco Shodo. Per ammirarle al meglio oggi sono presenti due piattaforme di osservazione che offrono una bellissima visuale e dalle quali ci sono buone probabilità di essere raggiunti dagli spruzzi e le goccioline d’acqua della cascata.
Queste cascate sono alimentate dal vicino lago Chuzen-ji. L’area che circonda questo lago è considerata un luogo turistico molto rinomato per la bellezza del paesaggio naturale circostante che rende possibili bellissime passeggiate, tour in barca e bagni caldi negli onsen lungo il lago.
Per arrivare nella zona delle cascate dovrete necessariamente prendere un bus. Considerate l’acquisto (in stazione) di un biglietto leggermente scontato. In alternativa pagate la tratta a bordo. Se dormite una notte a Nikko potete valutare di visitare il mausoleo e i templi il giorno di arrivo e lasciarvi il lago per il secondo giorno.
Gli appassionati di trekking non dovrebbero lasciarsi sfuggire l’occasione di percorrere tutto il sentiero di Senjoghara che parte dal capolinea del bus a “Nikko Yumoto” e arriva fino al lago Chuzenji, passando dalle bellissime cascate Ryuzu.
Visita a una fabbrica di sake
Che siate già degli amanti del sake o che abbiate appena cominciato a conoscerlo (guida sul sake) dovete sapere che in queste valli di montagna, dove la neve garantisce un continuo approvvigionamento d’acqua fresca, le fabbriche di sake prosperano incontrastate. Un’azienda in particolare, Kashiwazakari, propone visite guidate su prenotazione (gratuite) nelle quali potrete assaggiare diverse loro produzioni.
In zona è presente una seconda fabbrica di sake che potete visitare. Si chiama Watanabe Sahei e oltre al sake vi da l’opportunità di assaggiare altri distillati tradizionali tra i quali il popolare shochu.
Entrambe le aziende si trovano vicino a Kami Imaichi, la prima fermata della linea Tobu dal capolinea Nikko. Se però volete camminare invece di prendere il treno potrete fare una bella passeggiata lungo il fiume Daiya. Il sentiero pedonale corre infatti lungo la strada asfaltata attraverso dei bei boschi. Al ritorno però, dopo gli assaggi di sake, forse vi converrà aspettare un treno locale (attenzione agli orari non frequenti).
Nikko Edomura Wonderland
Edomura Wonderland è un parco divertimenti a tema storico che ricrea le condizioni di vita in un villaggio giapponese del periodo Edo (1603-1868). Ad Edomura tutti sono vestiti in costume e anche i visitatori potranno noleggiare dei costumi d’epoca secondo le loro preferenze. In questo grande gioco di ruolo potrete ricoprire i panni di un samurai, un ninja, un mercante e girare tra ristoranti, negozi e attrazioni relative al periodo Edo. Ci sono ben due musei delle cere, un’armeria, una casa degli spettri e delle illusioni e un labirinto di addestramento per i ninja. Completano lo scenario gli spettacoli dal vivo di danzatori e artisti marziali nel teatro all’aperto. Per raggiungere Nikko Edomura ci sono bus e treni in partenza da Nikko. Verificate gli orari sul sito ufficiale.
Come arrivare a Nikko
Bastano poco più di 2 ore in treno per arrivare a Nikko da Tokyo. Che abbiate il JR pass e possiate quindi viaggiare con lo Shinkansen (necessario un cambio a Utsunomiya) o che preferiate affidarvi alle efficienti Tobu railways (stazione di partenza: Tobu Asakusa) riuscirete a raggiungere Nikko molto facilmente. Potete prenotare e acquistare online i biglietti.
Muoversi a Nikko è molto semplice: arrivati alla stazione (Tobu o JR non fa differenza, distano poche centinaia di metri) potrete proseguire verso i templi a piedi (circa 30 minuti di passeggiata) oppure prendere uno dei frequenti bus che partono dai piazzali di fronte alle due stazioni.
Storia di Nikko
Grazie alla sua storia millenaria come centro religioso e in virtù alla sua vicinanza da Tokyo, Nikko è oggi una delle città più raccomandate da visitare durante un viaggio in Giappone,
Ovunque si guardi si può infatti scorgere un tempio o un santuario armoniosamente incorniciato tra le montagne che dominano questa zona della prefettura di Tochigi. Molte fra queste architetture sono considerate di inestimabile valore, data l’influenza che hanno avuto sulla posteriore costruzione dei templi dell’intero paese. Inoltre, gran parte delle attrazioni che andremo a scoprire sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per la loro indiscutibile bellezza e per la bellezza dei paesaggi in cui sono immerse.
Si stenta quasi a credere che a separare questa antica e tradizionale città da una metropoli ultra-moderna come Tokyo vi siano poco più di 100 chilometri. Nikko è stata a lungo un centro monastico shintoista e buddista e in questo luogo sono stati edificati molti templi e santuari di rilievo assoluto.
Le origini della città
Nel 766 d.C. il monaco buddista Shodo giunse tra le montagne di Nikko e fondò il tempio Shihonryuji, oggigiorno conosciuto come Rinnoji. Dopo aver fondato questo tempio, Shodo scalò il monte (di fatto un vulcano) Nantai, raggiungendo la vetta di 2.486 metri al suo terzo tentativo. Il cammino di Shodo si può ripercorrere anche oggi, in cima al monte Nantai, scalabile da una persona allenata in giornata, troverete una statua di Shodo e una vista meravigliosa sul lago Chuzenji sottostante.
Nel corso del tempo, la città di Nikko si è sviluppata attorno a queste prime fondamenta religiose, prosperando come luogo sacro in cui il culto shintoista del kami della montagna convive con il buddismo, che considera le montagne la terra pura di Kannon.
Periodo Edo
Ieyasu Tokugawa fondò il bakufu (governo militare), che governò il Giappone per 250 anni. Dopo la sua morte nel 1616, secondo i suoi desideri, fu costruito un semplice mausoleo sulle montagne di Nikko per ospitare il suo spirito. Suo nipote Iemitsu, il terzo shogun della dinastia Tokugawa, ha poi rinnovato e ampliato questo piccolo santuario, formando la base del glorioso Santuario Toshogu che possiamo ammirare oggi. Per dimostrare il rispetto e la devozione che aveva per il nonno, Iemitsu ordinò che il suo mausoleo, Taiyuin, fosse costruito nelle vicinanze in uno stile più modesto. Il suo progetto era molto dettagliato: ordinò infatti di piantare 200.000 alberi di cedro per creare una via che conducesse al Toshogu. Di questi oggi ne rimangono circa 12.000.
Quando visitare Nikko
Nonostante Nikko sia più fredda di Tokyo le temperature, anche in inverno, non diventano mai proibitive. Il periodo più bello è probabilmente quello dell’autunno che a Nikko arriva in leggero anticipo tra metà ottobre e inizio novembre. In questo periodo le foglie mutano colore e avvolgono i templi con un manto rosso.
La zona montana del lago Chuzenji invece potrebbe essere più difficile da raggiungere durante l’inverno così come il sentiero di Senjogahara. In caso di neve e forti piogge questo viene infatti chiuso al pubblico. La grande maggioranza dei viaggiatori viene però a Nikko per visitare il mausoleo e questo non ha giorni di chiusura.
Dove Mangiare a Nikko
Prima di addentrarvi nella zona del mausoleo assicuratevi di aver pranzato o di portare con voi un bento. All’ interno dell’area di interesse storico non ci sono infatti ristoranti degni di nota. Può capitare in corrispondenza di eventi che ci siano delle bancarelle di cibo da strada come yakisoba e takoyaki.
Il piatto tipico della zona di Nikko è la Yuba Soba o Yuba Udon. Si tratta di spaghetti in brodo (caldi) con lo Yuba, una sorta di pane di soia, ideale per una giornata fresca.
Sono molti i locali dove poter mangiare un tipico pranzo giapponese lungo la strada per il Toshogu.
Edokko
Piccolo sobaya tradizionale che serve diversi menu pranzo (tutti con foto). Soba fredda o calda da mangiare sui grandi tavoli ricavati da grandi tronchi d’albero locali.
Hippari Dako
Se provate un desiderio di Yakitori (spiedini) o Yakisoba (soba alla piastra, per chi non ama i brodi) vi suggeriamo Hippari Dako. Potrete provare lo Yuba sashimi (pelle di tofu fredda) come contorno così potrete dire di aver assaggiato la specialità locale. I chiari menù in inglese faranno sentire a casa tutti gli stranieri.
Komekichi Kouzushi
Mangiare sushi a Nikko è un po’ come ordinare una pizza ai frutti di mare in val Seriana ma se siete viaggiatori globalizzati non dovreste temere la lontananza dal mare né le incongruenze storico geografico. Il sushi in questo piccolo locale è trattato con attenzione e cura. Menu pranzo disponibili a partire da circa 1500Yen. Suggerito il cirashi.
Hanamusubi Izakaya
Izakaya a conduzione familiare, atmosfera giapponese 100% e cucina genuina. Si mangia bene ma si beve anche meglio, grazie alla generosa fornitura di sake crudo (nama) non pastorizzato prodotto sul territorio. Il mare è lontano ma il sashimi è freschissimo.
Trattoria Gigli
Mangiare italiano in Giappone non è mai traumatico (a meno di casi eccezionali) ma in questo ristorante riceverete più di quello che potreste aspettarvi. Personale e proprietario giapponesi prepareranno per voi delle ottime pastasciutte e, nel caso lo desideriate, dei gustosi secondi di carne. La focaccia è fatta in casa.
Dove dormire
Se decidete di pernottare una o due notti a Nikko, magari per visitare il parco nazionale e i laghi soprastanti, potete valutare il comodo Nikko Station Hotel Classic o, in una fascia più alta, il ryokan Senhime Monogatari.