Il cibo giapponese è indiscutibilmente uno fra i più amati al mondo e per ottime ragioni. In particolare la cucina tradizionale, chiamata Washoku, riesce ad armonizzare una grande varietà di ingredienti in un unico ed inimitabile equilibrio di sapori e ciò viene reso possibile grazie alla “regola del cinque”.
Indice
I cibi giapponesi tradizionali e la “regola del cinque”
Questo antico principio culinario impone che nei vari cibi giapponesi (talvolta addirittura in ogni piatto) siano presenti:
- i 5 sapori fondamentali: dolce, salato, amaro, aspro e umami.
- i 5 colori fondamentali: bianco, nero, rosso, giallo e verde.
- le 5 tecniche principali di cottura: cibo crudo, grigliato, al vapore, bollito e fritto.
Oltre a questo, tutti e cinque i sensi devono essere coinvolti quando si mangia, non sarà quindi sufficiente che un piatto appaghi solo il gusto e l’olfatto. Passiamo adesso a vedere alcuni fra i cibi giapponesi tipici più apprezzati.
Dieci piatti da non perdere durante un viaggio in Giappone
Sushi
Senza dubbio il sushi è una delle delizie che salta in mente per prima se si pensa al cibo giapponese. Contrariamente a ciò che si pensa la parola “sushi” non significa riso con pesce crudo, bensì si riferisce a qualsiasi tipo di piatto a base di riso bagnato con aceto. Per chi volesse approfondire l’argomento rimandiamo al più completo articolo sul mangiare sushi in Giappone. Fra le tipologie di sushi più diffuse in Giappone troviamo:
Nigiri
Consiste in una parte di pesce semplicemente adagiata su una palletta di riso, talvolta con una striscia di alga nori a tenere unite le due parti.
Maki
I tipici rotolini di forma cilindrica con riso e pesce avvolti da un sottile strato di alga nori.
Chirashi
Una porzione di riso ricoperto con diversi tipi di pesce, servito però in una ciotola.
Inari
Polpettina di riso solitamente senza nè pesce nè verdure, ricoperta da uno leggero strato di tofu fritto.
Ramen
Se durante un viaggio in Giappone vi viene voglia di mangiare qualcosa di veloce, economico e squisito il ramen è ciò che fa al caso vostro. La base di questo piatto sono naturalmente i noodles sottili ed il brodo a base di salsa di soia o di miso, mentre a dargli quel tocco di sapore in più saranno ingredienti come carne di maiale, alghe, uova o verdure. A seconda degli ingredienti scelti naturalmente anche il brodo avrà un sapore più o meno intenso, rendendo il ramen un’opzione adatta a tutti i tipi di palato. Il ramen è un perfetto esempio della gastronomia tipica giapponese: un piatto sviluppato all’estero (Cina), importato e modificato secondo i gusti locali.
Un discorso a parte va fatto per gli “Istant Ramen”, le confezioni di ramen istantaneo a cui basta aggiungere un pò di acqua calda prima della consumazione. Il sapore non sarà certo lo stesso dei deliziosi ramen che si possono gustare nelle locande tradizionali, tuttavia questo tipo di ramen è estremamente economico e popolare. L’Instant Ramen è infatti apprezzato al punto tale da avere interi musei dedicati alla sua storia ed alle sue infinite tipologie (i principali sono a Yokohama ed Osaka).
Okonomiyaki
L’okonomiyaki ricorda alla vista ad una sorta di pancake all’americana e la pastella che lo forma è a base di acqua, farina di grano e uova. A seconda dei gusti si vanno poi ad aggiungere ingredienti molto saporiti come carne, seppie, gamberetti e molti tipi di verdura.
La pietanza ha origine nelle città di Osaka e di Hiroshima ma si è nel tempo diffusa in tutto il Giappone. In moltissimi ristoranti è inoltre possibile cucinarsi il proprio okonomiyaki utilizzando la piastra presente al centro del tavolo ed andando ad inserire i propri ingredienti preferiti. Ciò è suggerito anche dal nome stesso del piatto: okonomi significa “ciò che ti piace”, yaki significa “griglia”.
Takoyaki
Il vero orgoglio delle bancarelle e degli stand di cibo all’aria aperta sono senza dubbio i takoyaki. Questi non sono altro che bocconcini rotondi di pastella con all’interno un pezzo di polpo, cucinati in un apposito fornello che solitamente può riscaldarne otto o dieci alla volta. Una volta pronte ed alla giusta temperatura, il piatto verrà completato con un pò di alga aonori e spesso della maionese.
Tonkatsu
Il tonkatsu è uno dei principali “Yoshoku“, ovvero cibi giapponesi importati dall’Occidente (in questo caso di origine portoghesi) e rivisitati secondo i gusti locali. Questo piatto viene realizzato impanando una cotoletta di maiale con pangrattato croccante e friggendola fino a quando non diventa di colore marrone dorato. Questa sorta di “cotoletta di alta qualità” viene poi servita con una salsa a base di frutta ed accompagnata con cavolo cappuccio, una ciotola di riso bianco e l’immancabile zuppa di miso.
Nonostante vi siano anche versioni economiche (come il “tonkatsu sandwich” oppure il tonkatsu con curry), questo piatto costa di norma qualcosa in più rispetto al ramen o all’okonomiyaki. La maggior parte dei ristoranti usa infatti filetti di maiale di ottima qualità per cucinare il tonkatsu.
Udon
A differenza del ramen, gli udon sono spaghetti molto spessi fatti con farina di frumento, serviti in un brodo a base di salsa di soia. Le dimensioni e la forma degli udon variano moltissimo da prefettura a prefettura ed in svariate aree del Giappone si possono gustare anche udon in brodo freddo.
L’udon è il tipico piatto mangiato rapidamente (e con il proverbiale e rumoroso “risucchio”) dai lavoratori e dagli studenti giapponesi durante una veloce pausa pranzo. Vi sono infatti locali che servono udon pressochè ovunque ed anche se sono spesso affollati il ricambio di clienti è molto rapido. L’attesa non sarà dunque un problema!
Tempura
Per gli amanti del fritto, la tempura giapponese è senza dubbio un must. Questo piatto consiste in carne, verdura o pesce ricoperti in una particolare pastella e fritti fino a diventare croccanti e dorati. Spesso vengono fritti gamberi, piccoli crostacei e verdure per noi alquanto inusuali come zucche e patate dolci.
La tempura si può tranquillamente mangiare da sola, capita comunque spesso di trovarla all’interno di ciotole di riso o come accompagnamento all’udon.
Carne di Kobe
Il manzo di Kobe è uno dei cibi giapponesi più famosi in tutto il mondo per la sua consistenza tenerissima, il suo sapore inconfondibile e le tipiche striature chiare date dal grasso. Il bestiame, rigorosamente allevato nella prefettura di Hyogo, riceve cure molto particolari ed anche dopo il macello la carne deve avere livelli di qualità altissimi per venire etichettata come “Kobe Beef”. Infondate sono invece le voci che affermano che agli animali venga somministrata birra o sakè per renderne la carne più morbida.
Il manzo di Kobe può essere gustato in vari modi. Può essere mangiato sottoforma di bistecca oppure tagliato a fette sottili ed immerso in saporiti brodi come si fa nei ristoranti di shabu-shabu o di sukiyaki.
Yakitori
Se durante la partita di baseball gli americani mangiano un hot-dog, i giapponesi rispondono con gli yakitori. Questi sono spiedini di pollo grigliato, spesso conditi con sale e spennellati con varie salse a base di soia, sakè o zucchero. Fra i tipi più diffusi di yakitori spiccano sicuramente i momo, i negima e gli tsukune, rispettivamente spiedini di coscia di pollo, spiedini di pollo con cipolla e spiedini con polpette spesso accompagnate da formaggio fuso.
I migliori locali dove assaggiare gli yakitori sono sicuramente gli izakaya, i tipici pub giapponesi aperti fino a tarda notte che offrono spesso le modalità “all you can eat” e “all you can drink”.
I wagashi
Quale modo più autentico di concludere un pasto giapponese se non con i wagashi, i tipici dolcetti tradizionali. La maggior parte dei wagashi è realizzata utilizzando solo una manciata di ingredienti selezionati, tra cui pasta di riso mochi, marmellate di fagioli dolci, castagne e zucchero. La cucina tradizionale giapponese, come tutte le cucine del mondo, si è infatti sviluppata attingendo dagli ingredienti più immediatamente reperibili. Il burro, fondamentale ingrediente di tanti dolci occidentali, non era conosciuto né tantomeno utilizzato in Giappone fino alla metà del ventesimo secolo.
Per una vera esperienza tradizionale consigliamo di gustarvi questi dolcetti accompagnati con dell’ottimo tè giapponese.
Se state pensando ad una vacanza in Giappone o ad un viaggio di gruppo in Giappone che comprenda un’esperienza di tipo culinario, non esitate a contattarci e a richiedere informazioni: il team di Watabi sarà lieto di aiutarvi.