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Man-ga, il canale dedicato all’animazione giapponese

il logo di man-ga il canale di sky

Come tutti sappiamo, gli anime al giorno d’oggi sono diventati tanto diffusi da essere apprezzati da persone di ogni provenienza, età o sesso. Ciò che maggiormente stupisce degli anime ormai non è più la loro indiscussa popolarità, ma l’importanza che hanno acquisito negli anni come veicolo di cultura giapponese nel mondo. 

“Man-ga” e la cultura degli anime

I target di queste serie animate (o spesso singoli film) sono molteplici: vi sono anime complessi, riflessivi e destinati maggiormente ad un pubblico adulto e ve ne sono di più lineari ed avvincenti. Buona parte di questi ultimi sono particolarmente apprezzati dai più giovani, in quanto riescono a trasmettere con grande semplicità ed immediatezza valori chiave come amicizia, coraggio e forza di volontà. Su entrambe queste tipologie di prodotto si concentra il canale televisivo italiano dedicato agli anime per eccellenza: Man-ga. Scopriamolo insieme!

Storia e sviluppo di Man-ga

Man-ga nasce sulla piattaforma satellitare Sky Italia quasi dieci anni fa, esattamente il 1 Luglio 2010, come prima emittente televisiva interamente dedicata agli anime. Il canale è realizzato in collaborazione con Yamato Video, azienda italiana specializzata nella distribuzione di audiovisivo anime, ed il suo palinsesto è oggi come allora punteggiato da cartoni animati giapponesi di ogni genere. 

Una delle caratteristiche principali del canale è sempre stata la varietà degli anime trasmessi. Già dal primo giorno Man-ga proponeva infatti anime di culto (Astro Boy, L’Uomo-Tigre, Rocky Joe ecc.)affiancati da anime più recenti. Fra questi ultimi si trovavano interessanti prodotti come “Il Conte di Montecristo” o l’elegante e raffinato “Chevalier d’Eon”. Proposta ancor più ammirevole da parte di questa emittente è stata la restaurazione di cartoni animati precedentementi trasmessi su altri canali e rovinati da censure o adattamenti di scarsa qualità. Un esempio era il censurato e snaturato “Nadia – Il mistero della pietra azzurra”, che grazie al lavoro di Yamato Video è stato riadattato ed integralmente trasmesso su Man-ga nel 2010.

Un’altra particolarità di Man-ga è la sua attenzione sul piano social. Un’enorme importanza è infatti data al pubblico del canale attraverso una costante proposta di sondaggi sul suo profilo Facebook. Ciò ha da sempre consentito agli spettatori di esprimere le proprie preferenze per quanto riguarda l’introduzione di nuove serie animate o per la gestione degli orari di programmazione del palinsesto. Fu così che per un pubblico più adulto e nostalgico furono inclusi svariati cartoni a tema “robottoni” (o mecha per usare un termine più preciso) come “Mazinga Z”. Gli amanti dello sport invece già da qualche anno possono godere di Haikyuu, vera e propria serie capolavoro e successo assoluto a tema volley. Curiosi di sapere quale fu il primo anime mai trasmesso sul canale? Il cartone animato di apertura fu Lamù, serie tratta dal manga degli anni ’70 “Urusei Yatsura” ed ideato dalla famosissima mangaka Rumiko Takahashi. 

Passiamo adesso a vedere alcuni esempi di anime che hanno collaborato a creare questa grande varietà di generi e di pubblico su Man-ga.

Gli anime di Man-ga

Mazinger Z

Il leggendario Mazinga, robot gigante difensore della giustizia, arriva su Man-ga direttamente dalla penna del geniale autore giapponese Go Nagai. Pensate che il manga originale di Mazinga, risalente al 1972, ebbe tanto successo da essere riadattato in una serie animata nello stesso anno di esordio. Il cartone animato segue le coraggiose gesta di Koji Kabuto, protagonista e pilota del gigantesco robot Mazinga. Il suo obiettivo è quello di sventare i piani malvagi del Dottor Hell, che usa robot altrettanto enormi al fine di conquistare il mondo. La serie intrattiene grandi e piccini con colpi di scena e combattimenti spericolati fra robot di ogni tipo, compresi giganti metallici dalle sembianze femminili.


Haikyu!! – L’asso del volley

Facciamo un rapido balzo in avanti dal 1972 al 2012 e soprattutto dal genere mecha a quello sportivo. Se si pensava che dopo “Mila e Shiro” o “Mimì e la nazionale di pallavolo” non potessero più esservi grandi serie animate a tema volley, Haikyu ha sfatato ogni mito a riguardo. Il successo assoluto del mangaka Haruichi Furudate vede come protagonista il giocatore di pallavolo liceale Shoyo Hinata, che andando contro mille ostacoli (fra cui la sua stessa statura) aspira a diventare un attaccante formidabile.

Welcome to the NHK

Fra gli anime dalle tematiche un pò più complesse troviamo Welcome to the NHK, anch’esso tratto da un popolare manga a sua volta ispirato da un romanzo. La serie segue il fenomeno quasi esclusivamente asiatico degli hikikomori, persone (solitamente giovani studenti liceali o universitari) che scelgono di ritirarsi dalla vita sociale, spesso cercando livelli estremi di isolamento e reclusione nella propria abitazione. Il protagonista, chiamato Tatsuhiro Satō, è un giovane che da quattro anni vive praticamente recluso nel suo piccolo appartamento di Tokyo e sopravvive a malapena con i soldi inviatigli dai genitori. Un giorno conoscerà per caso una ragazza di nome Misaki, a sua volta con alcuni problemi nella sfera sociale, e da lì si svilupperà l’intreccio di questa particolarissima serie.


Food Wars!

Non si può discutere sul fatto che per creare una serie di successo sia necessaria un’idea brillante. Pensate che Food Wars! è un anime a tema culinario, adattato dall’omonimo manga scritto da Yūto Tsukuda, disegnato da Shun Saeki e ideato insieme alla chef Yuki Morisaki. Sōma Yukihira è un ragazzo di quindici anni che sogna di diventare un giorno lo chef principale della tavola calda di famiglia. Dopo che Sōma si diploma alle medie, il padre decide però di chiudere la tavola calda per andare a lavorare all’estero, ma non prima di lanciare una sfida al figlio: riuscire a diplomarsi alla prestigiosissima scuola di cucina d’élite Tōtsuki. 

Le persone che si sono innamorate del Giappone e della sua cultura affascinante grazie agli anime sono molte, e sono sempre più quelle che decidono di fare un viaggio in Giappone anche solo per una settimana, il tempo di godersi le sue città ricche di storia ed il suo buon cibo.

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