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Visto giapponese: i documenti per viaggiare

Passaporto e visto giapponese - Watabi

Ho bisogno di un visto per recarmi in Giappone?

Se state pianificando le vostre vacanze in Giappone e siete già in ansia per la temuta “questione visto giapponese” potete tranquillizzarvi. 

Il Giappone permette infatti ai cittadini in possesso di passaporto italiano (e non solo) di poter rimanere per un totale di 90 giorni senza il bisogno di alcun visto. Sarà perciò sufficiente avere un passaporto valido e dare le proprie informazioni tramite il modulo che riceverete all’arrivo in aeroporto in Giappone (o talvolta direttamente durante il volo). Fra i dati che vi verranno richiesti ve ne saranno di semplici ed immediati come nome e cognome ed alcuni più particolari come “motivo della visita”, “indirizzo di residenza in Giappone” o “numero del volo di ritorno”.

Vi consigliamo quindi di partire ben preparati e già provvisti delle varie informazioni riguardanti il vostro albergo ed il vostro volo di rientro in Italia.

Visit Japan

Se voleste portarvi avanti con la compilazione dei dati da inserire in Giappone potete visitare il sito web Visit Japan al quale potrete iscrivervi dall’Italia. Ci sono più sezioni da compilare relative alla vostra anagrafica, al vostro prossimo arrivo in Giappone e alle domande doganali. Una volta completato il processo riceverete due QR code. Una volta arrivati in Giappone non dovrete perdere tempo a compilare alcun cartoncino ma userete questi QR code (vi conviene salvare uno screenshot).

In quali casi serve un visto per il Giappone?

Appurato che per un semplice viaggio per turismo non avrete necessità di procurarvi un visto, passiamo al caso in cui vi stiate recando in Giappone per motivi di studio o lavoro e quindi presumibilmente per un periodo più lungo di 90 giorni.

Per i lunghi periodi di soggiorno il Giappone richiede un visto, sia esso di tipo studio oppure lavorativo. I visti per il Giappone sono di tre tipologie diverse: visti lavorativi, non lavorativi e familiari. Al fine di ottenere un visto avrete innanzitutto bisogno di un certificato di eleggibilità. Questo è un documento rilasciato dall’Autorità di Immigrazione giapponese sotto richiesta  della scuola o dell’azienda con cui siete in contatto e che ha intenzione di accogliervi in Giappone. Una volta ottenuto, dovrete portarlo all’ambasciata giapponese oppure al consolato giapponese in Italia che vi rilascerà, dopo una valutazione, il tanto agognato visto.

Vi ricordiamo che l’ambasciata giapponese in Italia si trova a Roma e solitamente riesce a rilasciare un visto nel giro di alcune ore. Potete visitare il sito web dell’ambasciata al seguente link. Per quanto riguarda invece il consolato giapponese, questo si trova a Milano e potete trovare moltissime informazioni sul relativo sito Internet.

Come funziona per chi risiede in Italia ma non è cittadino italiano?

Non dimentichiamoci che tutto ciò che abbiamo detto finora è solamente valido per i cittadini in possesso di passaporto italiano. Come ogni paese, anche il Giappone ha policy diverse nei confronti di paesi diversi. In genere per tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea il trattamento è lo stesso di quello riservato agli italiani, ma vi sono anche alcune eccezioni e naturalmente anche alcune regole particolari per i paesi degli altri continenti. Ad esempio i cittadini provenienti dalla grande maggioranza dei paesi asiatici ed africani avranno bisogno di un visto anche solo per poter arrivare in Giappone. Questo schema può esservi di grande aiuto:

Mappa che indica quali paesi hanno bisogno di un visto giapponese per l'ingresso in Giappone.

Queste regole sono soggette a cambiamenti nel tempo, perciò invitiamo coloro che non hanno un passaporto italiano ad informarsi contattando l’ambasciata del proprio paese.

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