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Le tradizionali bambole giapponesi: le Kokeshi

cinque kokeshi disegnate in stile kawaii

Le Kokeshi sono le tradizionali bambole giapponesi fatte di legno e caratterizzate dalla semplicità della forma dovuta all’assenza di gambe o braccia. Sono prodotte nella regione del Tohoku e originariamente sono dei giocattoli per bambini, nonostante ora siano usate anche dai giapponesi come decorazioni e esposte sulle mensole delle case per abbellire l’atmosfera.

All’estero le Kokeshi sono considerate delle vere e proprie icone del Giappone, riflettendo perfettamente l’estetica giapponese con il loro design semplice, elegante e minimalista. Inoltre le Kokeshi sono molto giapponesi anche nell’idea di imperfezione e esclusività: non esistono infatti due Kokeshi uguali essendo prodotti di artigianato fatti a mano, che veicolano un’idea di oggetti preziosi creati ad uno ad uno impiegando tempo e massima cura.

Kokeshi: significato

L’etimologia della parola è tutt’ora incerta. L’interpretazione moderna è che la parola Kokeshi sia l’unione di due parole: Ko (bambino) e Keshin (incarnazione). Un’altra interpretazione più attendibile è che sia l’unione tra Ko (legno) e Keshi (seme di senape) usato come metafora di un oggetto molto piccolo. (Nota personale: il giapponese non è una lingua per persone in cerca di certezze.)

Storia e origine delle Kokeshi

Nessuno sa chi sia stato a creare la prima Kokeshi doll, ma ciò che è certo è che la produzione di questa bambolina risale al XIX secolo, e uno dei documenti più antichi che attesta l’esistenza delle Kokeshi é datato 1860 ed è stato trovato nelle sorgenti termali di Sakunami, nella prefettura di Miyagi. Esiste un’inestricabile legame tra queste bambole giapponesi e le sorgenti termali, in quanto dalla fine del diciannovesimo secolo con la fine del sistema feudale, i contadini erano liberi di recarsi alle sorgenti termali delle regioni vicine durante la stagione invernale per rigenerarsi dalla fatica del lavoro dei campi, e riportare da questi loro viaggi le bambole ai loro figli come souvenir.

Le Kokeshi diventano popolari e si trasformano in oggetto da collezione tra gli anni ’50 e ’60 con l’introduzione della celluloide e la produzione di massa dei giocattoli, rendendo queste bamboline un oggetto più indirizzato al pubblico adulto, affascinato dalla loro unicità e bellezza estetica. In questo periodo ci sono collezionisti a caccia di Kokeshi del periodo precedente alla seconda guerra mondiale che pagano cifre astronomiche per venirne in possesso. Questo é anche il periodo più prolifico per gli artigiani produttori di Kokeshi, tanto che alcuni dei più famosi, tra cui Hidetaro Mori, arrivano ad avere anche una lista d’attesa di un anno, mentre altri insegnano perfino alle loro mogli a produrre le bambole da quanto grande é la richiesta.

Si ritiene che le bambole giapponesi stiano vivendo un terzo periodo di popolarità proprio ora, in particolare tra le giovani donne giapponesi che sono sempre più attratte dai prodotti di qualità che si distinguono dai prodotti di massa, e anche grazie alla loro estetica che in giapponese viene definita “shibu-kawaii” ovvero “grazioso e di buon gusto”, qualità che piace molto alle giovani ragazze giapponesi.

Tipologie di Kokeshi tradizionali

Ci sono 11 tipi di bambole Kokeshi, ognuna caratterizzata da particolari motivi decorativi, forma del corpo, espressione del viso e uso dei colori.

  • HIJIORI
primo piano di una bambola hijiori

Sono delle bambole abbastanza rare da trovare e provengono dalle onsen Hijirori nella prefettura di Yamagata. Sono caratterizzate da una testa abbastanza larga e incassata nel busto. Di solito presentano delle decorazioni rosse nei capelli e occhi a fessura che rivolgono lo sguardo leggermente verso l’alto. Il corpo é abbastanza largo e solido, spalle squadrate, e decorato con motivi di crisantemi con lo stelo visibile o con motivi di foglie di acero.

  • KIJIYAMA
bambola kokeshi kijiyama in kimono

La regione di Kijiyama si trova nella prefettura di Akita, nel nord del Giappone, ed é una regione ricca di alberi, rendendo la lavorazione del legno una delle attività principali. Le bambole tipiche di questa zona presentano una testa a forma di goccia collegata in maniera naturale con il resto del corpo. Il busto é solido e cilindrico, e decorato come se indossasse un kimono con un motivo di righe verticali o di scacchi. Il viso é incorniciato da una frangetta, presenta un naso rotondo e occhi con la palpebra superiore curva mente quella inferiore orizzontale.

  • NANBU
due bambole giapponesi di stile Nanbu

Lo stile Nambu è tipico della città di Morioka, della prefettura di Iwate. Molte sono caratterizzate da una testa larga e che si può muovere avanti e indietro, e se sono dipinte, presentano un design chiamato “tegara”, ovvero delle strisce rosse attorno alle tempie. Il busto di solito non é decorato, mentre il viso è attorniato da una frangetta, da due ciuffetti di capelli laterali, da palpebre curve sia sopra che sotto e da un naso rotondo.

  • NARUKO
una bambola naruko su sfondo bianco

La regione dove si trovano le onsen di Naruko, nella prefettura di Miyagi, sono famose per il grande numero di artigiani produttori di Kokeshi, tanto che infatti lo stile Naruko è il più popolare e ha avuto una grande influenza su tutti gli altri stili di bambole Kokeshi. Il busto ha i fianchi dalla forma leggermente sfasata con il petto stretto e le spalle leggermente sfalsate e decorate da linee orizzontali. I design più tipici sono i crisantemi, foglie di acero, peonie e campanule. Prima della seconda guerra mondiale molto popolare era lo sfondo giallo. Il viso ha le stesse caratteristiche dello stile Nanbu, a parte gli occhi che presentano solo le palpebre superiori e le labbra rese solo con u puntino rosso. I capelli sono raccolti con un nastro rosso ai lati della frangia.

  • TOGATTA
bambola giapponese togatta in primo piano

Togatta è uno degli stili più antichi di bambole giapponesi, nato proprio nella regione di Togatta tra Miyagi e Yamagata. La testa presenta nella parte superiore un ampio motivo tegara che sembra essere stato influenzato dagli ornamenti per capelli delle bambole che replicavano lo stile delle geisha di Kyoto. Il busto é sottile dai fianchi dritti con spalle spioventi. Il viso é simile allo stile Naruko ma presenta una frangetta divisa in due e occhi stretti.

  • ZAO
bambola kokeshi con la zazzera denominata Zao

E’ lo stile che presenta caratteristiche più uniche rispetto agli a tutti gli altri. La testa solitamente risulta molto grande rispetto al resto del corpo, la parte superiore del busto è molto ampia e il naso ha una forma allungata che lo contraddistingue. Presenta delle linee decorative intorno al collo e motivi decorativi come il crisantemo, fiori di ciliegio nel vento, peonie.

  • TSUCHIYU
bambola giapponese di legno tsuchiyu

La caratteristica tipica di questa bambola giapponese sono le linee orizzontali di diversi colori che adornano il busto. Solitamente presentano una testa piccola, a volte coperta da un cappello oppure con uno chignon al vertice, e un design chiamato janome (occhio di serpente) ai lati della fronte. Il busto é lungo e stretto, il viso é incorniciato da una frangetta a forma di pettine, due ciuffi di capelli laterali, un naso rotondo e occhi incurvati.

  • TSUGARU
set di bambole giapponesi in stile Tsugaru

Si tratta di uno stile che si sviluppa tardi ovvero nell’era Taisho (1912-1926). La testa é incorniciata dai capelli sia in sommità che ai lati nel cosiddetto stile kappa, il busto oltre ai tipici motivi decorativi presenta a volte anche il viso di Daruma (fondatore del Buddhismo zen) e arabeschi della cultura Ainu. Il busto può avere i fianchi dritti o curvi ma sempre una base più larga del resto del corpo.

  • YAJIRO
bambola kokeshi yajiro su sfondo bianco

Questo stile é originario di Hachinomiya anche se probabilmente deriva dallo stile Togatta. Tipico è un berretto dai vari colori che adorna la sommità del capo, e una sciarpa intorno al collo. Il busto solitamente è abbastanza curvilineo e spesso decorato con linee gialle. Il viso presenta un naso un po’ appuntito e guance rosse.

  • SAKUNAMI
una tra le bambole giapponesi più strette denominata Sakunami

E’ uno degli stili più semplici e minimalisti originario delle onsen Sakunami a Sendai. Tipicamente presentano una testa grande e il busto molto snello in quanto doveva adattarsi alla mano dei bambini più piccoli. Il mento risulta un po’ più stretto rispetto al resto della testa, nel centro della testa presentano un ciuffo di capelli ai cui lati si trovano delle decorazioni di corde rosse chiamati mizuhiki che stringono i ciuffi laterali. Uno dei motivi tipici che ritroviamo sul busto sono fiori astratti decorati da anelli rossi e neri. Il naso é reso da due linee parallele o a forma di goccia.

  • YAMAGATA
bambola kokeshi yamagata fotografata da vicino

Stile tipico della regione di Yamagata iniziato dall’artigiano Kuraji Kobayashi all’inizio del periodo Meiji (1868-1912), presentano una testa piccola con motivo tegara, frangetta e ciuffi di capelli laterali, un corpo snello con decorazioni di fiori di susino o ciliegio e naso rotondo o “da gatto”.

Dove acquistarle

Le Kokeshi sono prodotti artigianali originali e tradizionali di ogni singola prefettura in Giappone. A Tokyo si possono trovare in molti quartieri turistici come souvenir, non sarà difficile trovarle ma se decidete di viaggiare in Giappone con noi chiedeteci un suggerimento per il miglior negozio sul vostro itinerario.

Se invece preferite acquistare delle bambole giapponesi con un design più contemporaneo e direttamente online vi suggerisco il sito italiano Bottega Giapponese.

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