Manga

Mangaka giapponesi: scopriamo chi sono

Con antiche origini radicate nell’arte tradizionale, il manga è uno dei fenomeni giapponesi più affascinanti e popolari in assoluto. Allo stesso modo i mangaka giapponesi sono gli esponenti indiscussi della cultura “otaku” (o nerd come diremmo in Occidente).

Chi è il Mangaka? Il Mangaka (漫画家) è un autore di fumetti manga.

Negli ultimi decenni questi fumetti hanno giocato un ruolo chiave nell’industria editoriale del paese ed hanno creato un solido mercato internazionale con milioni di lettori in tutto il mondo. Non solo carta stampata però: basta pensare all’enorme successo mondiale che anche le serie animate ed i film hanno avuto, iniziando dalle produzioni dello Studio Ghibli a cartoni animati come One Piece e Naruto. In questo caso si parla di anime, e la differenza tra manga e anime è la stessa che c’è tra fumetto e cartone.

Il manga è il fumetto giapponese, cartaceo, mentre l’anime è la trasposizione televisiva.

Spaziando da tematiche giovanili ed avventurose ad altre più mature e profonde, il manga è diventato uno dei principali strumenti di diffusione della cultura e dell’identità giapponese nel mondo. Grazie all’estetica accattivante ad alla forte componente narrativa che li caratterizza, sempre più spesso questi fumetti diventano inoltre basi strutturali per prodotti ancor più complessi, fra cui serie animate, live action e bizzarre mode come il cosplay.

Per capire l’enorme importanza di questo fenomeno vi basti pensare che attualmente più del 30% delle pubblicazioni cartacee giapponesi sono relative ai fumetti manga. Per chi non è nuovo ai viaggi in Giappone questo non suonerà particolarmente insolito: è infatti sufficiente fare una corsa di poche fermate in metro per vedere persone di ogni età e sesso intente a leggere manga (sempre più spesso anche tramite smartphone). 

Inutile dire che i creatori di questi fumetti, chiamati “mangaka“, vengono venerati dai fan alla stregua di divinità. Nonostante ciò, rimane sempre un alone di mistero intorno a questi singolari personaggi ed è proprio su di questi che desideriamo concentrare la nostra attenzione.

Il lavoro dei mangaka: i fumettisti giapponesi

I manga possono essere strutturati in base a molti diversi tipi di formato: storie lunghe, episodi brevi o addirittura strisce comiche di quattro vignette che spesso vediamo anche sui giornali occidentali. Questo naturalmente influisce enormemente sulla quantità e la tipologia di lavoro che i diversi mangaka possono avere.

Una caratteristica di questa professione che invece rimane stabile indipendentemente dalla tipologia di fumetto è la totale responsabilità sul prodotto finale. Il mangaka deve infatti occuparsi di tutte le fasi creative del suo manga, comprese le fasi di disegno, sviluppo della sceneggiatura, la scelta del titolo e moltissime altre. In sintesi il fumettista giapponese fa da solo un lavoro che negli Stati Uniti ad esempio viene svolto da diversi gruppi di specialisti, fra cui scrittori, sceneggiatori, disegnatori e coloristi.

Vi sono tuttavia casi, specialmente per quanto riguarda i manga molto lunghi, in cui anche i mangaka giapponesi separano il lavoro di disegno da quello di scrittura della trama, facendosi aiutare da un secondo “paio di mani”. Dovendo far fronte a rigidissime date di scadenza imposte dalle case editrici, il mangaka principale si serve così dell’aiuto di un assistente, che solitamente ha il compito di disegnare il maggior numero di vignette nel minor tempo possibile. Sul prodotto finale apparirà soltanto il nome del fumettista principale e non quello dell’assistente, tuttavia il lavoro di “aiutante” costituisce quasi sempre il vero e proprio trampolino di lancio per la carriera di un mangaka.

Creare manga: ostacoli e difficoltà

Gran parte dei manga viene pubblicata sotto forma di capitoli che vengono inclusi in speciali magazine settimanali o mensili. Ciò significa che uno dei principali ostacoli da affrontare per i fumettisti sono le deadline, le date di scadenza per la pubblicazione. Specialmente nel caso delle uscite settimanali, molti disegnatori giapponesi vedono le proprie opere fallire miseramente a causa dello scarsissimo tempo concesso per il lavoro. Anche mangaka famosi come Akira Toriyama o Eichiro Oda (autori rispettivamente di Dragon Ball e One Piece) hanno più volte confermato come all’inizio della loro carriera dormissero al massimo tre o quattro ore al giorno.

Un secondo grande svantaggio di questa singolare professione è la remunerazione. Nonostante il lavoro sia estenuante, la paga a fine mese è infatti relativamente misera e spesso appena sufficiente alla sopravvivenza. Come se ciò non bastasse gli assistenti prima citati non vengono pagati dalla casa editrice, ma direttamente dal mangaka che vedrà ulteriori somme di denaro sparire dal proprio conto.

In conclusione, per lavorare come mangaka serve una passione infinita ed una tenacia fuori dal comune. Anche per i fumettisti più talentuosi, i successi arrivano infatti solamente dopo moltissimi anni di gavetta o progetti ignorati dal pubblico e ciò costringe moltissimi aspiranti a virare verso altre professioni. Vi sono tuttavia alcune rarissime eccezioni. Hajime Isayama, uno dei mangaka giapponesi contemporanei più famosi in assoluto, ha raggiunto il successo planetario già a partire dalla sua opera prima: l’Attacco dei Giganti.

Come diventare un mangaka

La pubblicazione dei manga giapponesi funziona esattamente come ogni processo di pubblicazione tradizionale. Un aspirante fumettista deve quindi spedire la propria creazione ad una casa editrice che valuterà e darà il suo feedback. In caso di risposta positiva inizierà il percorso verso il debutto come mangaka, ciò non significa tuttavia di aver già raggiunto il successo. Molti autori vengono infatti accettati e dopo poco tempo licenziati per lo scarso interesso dell’audience.

Vi sono tuttavia svariate strade alternative per diventare mangaka professionisti, una di queste l’abbiamo già menzionata parlando degli assistenti dei fumettisti. Ma possiamo anche citare i sempre più diffusi manga contest, veri e propri concorsi per aspiranti mangaka in cui il vincitore ha l’opportunità di pubblicare la sua creazione.

Infine molti disegnatori si affidano ad Internet per ottenere visibilità e diffondere le proprie opere, mostrandole su blog personali e social network di ogni tipo. Negli ultimi anni le case editrici hanno iniziato a prestare particolare attenzione a questo fenomeno, fino ad arrivare a contattare e stringere rapporti direttamente con aspiranti mangaka popolari sul web. Questo è proprio il processo grazie al quale ad esempio il manga One Punch Man ha raggiunto il suo enorme successo.

Alcuni fra i più grandi mangaka

Vi sono moltissimi manga giapponesi famosi in tutto il mondo, ma i mangaka di cui le persone si ricordano il nome sono assai meno numerosi. A seguire una breve lista contenente alcuni fra i più celebri autori che hanno scritto o stanno tuttora scrivendo la storia del manga giapponese.

Osamu Tezuka

In cima a qualsiasi classifica riguardante la scena dei mangaka in Giappone si legge sempre il nome di Osamu Tezuka, soprannominato spesso “padre del manga” o “dio del manga“. Attivo sin dalla metà del secolo scorso, le opere di questo leggendario fumettista hanno spianato la strada per la nascita del manga contemporaneo ed ognuna di esse ha avuto in Giappone un grande successo. Fra quelle arrivate in Occidente, le più conosciute sono senza dubbio Astro Boy e Black Jack.

Akira Toriyama

Uno fra i mangaka più famosi della storia ed il creatore dello shonen (fumetto per ragazzi) per eccellenza, Akira Toriyama dona ai suoi lettori un’opera colossale come Dragon Ball verso la fine degli anni ’80. Raggiunge il successo anche con altre opere, fra cui la simpatica serie Doctor Slump e Arale, ma nessuna raggiungerà i livelli del suo capolavoro assoluto, vero e proprio pilastro e fonte di ispirazione per tutti gli shonen successivi fino ai giorni nostri.

Naoki Urasawa

All’esatto opposto del precedente mangaka, Naoki Urasawa è famoso in tutto il mondo per i suoi manga seinen, ovvero manga più rivolti ad un pubblico maturo e con tematiche psicologiche molto profonde. I caratteri e le personalità dei personaggi di questo disegnatore giapponese sono delineati tanto accuratamente da sembrare persone realmente esistite. Fra le sue maggiori opere non si possono dimenticare Monster20th Century Boys e Pluto.

Eichiro Oda

Autore di One Piece, uno dei manga più seguiti di sempre, questo mangaka è in cima alle classifiche di vendita da ormai innumerevoli anni. L’accattivante ed avventuroso fumetto con protagonisti i pirati Rufy, Zoro, Sanji e molti altri è infatti in corso sin dal 1997 e secondo le interviste rilasciate da Oda pare essere ancora molto lontano dal suo gran finale.

Masashi Kishimoto

Negli ultimi anni si sente parlare di svariati mangaka giapponesi famosi, ma in pochi hanno ottenuto il successo di Masashi Kishimoto. L’autore di Naruto è riuscito a portare in un manga per ragazzi (ricco di spettacolari combattimenti fra ninja) una caratterizzazione dei personaggi dettagliata a livelli quasi maniacali. Ciò fa si che Kishimoto rientri senza esitazione nella lista dei migliori mangaka degli ultimi venti anni.

Takehiko Inoue

Raramente un fumettista raggiunge il successo con più manga di generi completamente diversi, l’eccezione alla regola in questo caso si chiama Takehiko Inoue. Questo fumettista è infatti riuscito ad appassionare i lettori sia con le sanguinose avventure degli spadaccini di Vagabond che con le emozionanti partite di basket di Slam Dunk. In particolare questo secondo titolo è stato un successo assoluto anche in Italia, dove è stato trasmesso in televisione per molti anni consecutivi.

Yoshihiro Togashi

Prima con il manga Yu Yu hakusho e successivamente con Hunter X Hunter (tuttora in corso), Togashi ha conquistato i cuori di tutti i lettori appassionati di lotte e scontri senza esclusioni di colpi. I suoi manga sono famosi per avere trame molto intricate ed altrettanto complesse sono le abilità che i suoi protagonisti utilizzano in combattimento.

Kentaro Miura

Spesso i manga a tematica avventurosa hanno anche parti più leggere o addirittura comiche, come i leggendari Dragon Ball, Naruto o One Piece. Ben altro invece è il caso di Berserk, successo planetario di Kentaro Miura, che lascia le risate fuori dagli schemi e ci regala un capolavoro del genere fantasy con una storia violenta, sanguinosa e decisamente meno adatta a bambini o ai ragazzi più giovani.

Toru Fujisawa

In un periodo in cui manga ed anime si incentravano prevalentemente su avventure ricche di combattimenti e robot giganti, Toru Fujisawa cattura l’attenzione dei lettori con una stravagante storia di un semplice professore delle scuole medie. Stiamo parlando di GTO (Great teacher Onizuka), un vero e proprio “cult” che ha mostrato a tutto il mondo la bellezza ed al tempo stesso le gravi problematiche delle scuole giapponesi e della gioventù che le frequenta. 

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Fabrizio

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